Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci

La malattia di Cushing è molto più frequente rispetto alle cause ectopiche (90 vs 10%). Prima di vedere come è possibile velocizzarne lo smaltimento, è importante capire dopo quanto tempo il cortisone sparisce dal corpo. Per smaltirlo più velocemente, tuttavia, si può bere parecchio (acqua così come tisane naturali, a base di tarassaco magari).

Questi eventi avversi possono essere curati tramite l’uso di NSAIDs o prednisone o l’interruzione della terapia con interferone. I diuretici sono la maggiore causa di iperuricemia iatrogena che determina una riduzione di espulsione di acidi urici dal rene (14)(5). La condizione di iperuricemia è ancor più favorita in pazienti che hanno subito l’impianto di un organo da donatore (14)(15). Nonostante la iperuricemia, gli episodi di gotta infiammatoria come effetto avverso di terapie diuretiche a lungo termine, è raramente osservabile.

Soluzioni per aiutarvi a vivere con la miopatia

Il segno distintivo e caratteristico della polimiosite è tuttavia un’evoluzione progressiva con coinvolgimento simmetrico (da entrambi i lati del corpo) dei muscoli delle spalle e del bacino, oltre che spesso anche del collo. In caso di coinvolgimento gastrointestinale possono comparire stitichezza e/o gonfiore, mentre alcuni pazienti lamentano il fenomeno di Raynaud (scolorimento delle dita in seguito all’esposizione al freddo). I muscoli estensori dell’anca, quando coinvolti, possono rendere particolarmente difficile salire le scale o cambiare postura; non è raro che diventi sempre più difficile e doloroso passare dalla posizione seduta a quella eretta. Malattie muscolari geneticamente determinate, dovute ad alterazioni delle vie metaboliche impiegate dalla fibrocellula per la produzione di energia.

Per i bambini, generalmente, la dose da somministrare deve essere ridotta rispetto a quella abitualmente impiegata negli adulti. Fu fatta diagnosi di miopatia e danno epatico dovuti ad interazione tra tacrolimus, remdesivir e atorvastatina. La progressione della malattia ai muscoli distali (più lontani dal centro del corpo) può provocare difficoltà nei movimenti fini, necessari ad esempio per scrivere e suonare strumenti musicali.

Paracetamolo: meccanismo d’azione e effetti collaterali

I farmaci cortisonici si possono somministrare per bocca, per via intramuscolare o endovenosa, in genere una volta al giorno, al mattino, ma se necessario anche due o più volte al giorno, ogni 12 ore. Gli effetti collaterali del trattamento possono essere ritenzione di liquidi (con lieve gonfiore del volto e degli arti inferiori), aumento della glicemia e insonnia; per limitarli o prevenirli, è bene ridurre il consumo di sale e zucchero e svolgere un’attività fisica moderata. Il trattamento prolungato con cortisonici può ridurre le difese immunitarie con conseguente possibilità di infezioni quali, ad esempio, la stomatite da Candida albicans o mughetto a carico del cavo orale. Inoltre, può favorire l’osteoporosi e un’accentuata pesantezza agli arti inferiori con riduzione della massa muscolare.

TERAPIA MEDICA Dal punto di vista farmacologico le molecole storicamente impiegate nel trattamento dell’ipercortisolismo possono essere classificate come riportato in tabella 2. Il paziente bisurrenectomizzato necessita di un trattamento sostitutivo glucocorticoide e mineralcorticoide a vita. Ovviamente, gli effetti sull’ipercortisolismo sono rapidi ed il paziente deve iniziare il trattamento sostitutivo cortisonico immediatamente. Le forme ACTH-dipendenti sono conseguenti ad un’ipersecrezione di ACTH dovuta ad adenomi ipofisari (malattia di Cushing da adenoma ACTH-secernente) oppure a tumori extra-ipofisari (sindrome da ACTH ectopico).

PERCHE’ IL CORTISONE NON VA PRESO LA SERA?

Ricordiamo, infatti, che il cortisone non ha affinità per il recettore dei mineralcorticoidi, a differenza del cortisolo che ha un’affinità simile a quella dell’aldosterone, essendo però presente in circolo in maggiori quantità. Questo meccanismo giustifica l’impiego di farmaci anti-aldosteronici nel trattamento di queste condizioni, anche se spesso sono poco efficaci. È importante, però, ricordare che questa sindrome da apparente eccesso di mineralcorticoidi non è specifica delle forme da ACTH ectopico, ma si osserva in tutte le condizioni di severo ipercortisolismo. Si può infatti osservare in alcuni casi di carcinomi surrenalici secernenti e di tumori ipofisari ACTH-secernenti.

In questi casi è necessario trattare il paziente farmacologicamente, in ragione delle condizioni cliniche del paziente. È una condizione eterogenea, caratterizzata dalla produzione di ACTH da parte di tumori extra-ipofisari. I meccanismi patogenetici e molecolari sono solo in parte noti e, anche se le nostre capacità diagnostiche e terapeutiche sono migliorate, questa condizione pone problemi clinici di difficile diagnosi e complessa gestione (1-5).

Antimalarici di sintesi come l’idrossiclorochina sono utili nel controllare le lesioni cutanee e rappresentano una valida associazione ai cortisonici. Spesso è necessario associare un immunosoppressore come Ciclofosfamide, Azatioprina, Metotressato o Mofetil Micofenolato per indurre o mantenere la remissione, mentre le immunoglobuline endovenose ad alte dosi (IVIg) sono impiegate nelle forme più resistenti. Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione.Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Valori di CTX sierico e rischio di sviluppo di ONJ

In alcuni tumori associati a sindrome endocrina e in alcuni tessuti normali extra-ipofisari, inoltre, è stata isolata una forma di POMC più grande della normale ipofisaria (7). Anche il processo di maturazione del POMC è frequentemente anomalo nei tumori non-ipofisari. Per tali ragioni, molti tumori aggressivi e poco differenziati, come i carcinomi polmonari a piccole cellule, possono secernere prevalentemente POMC intatto oppure abbondanti quantità di frammenti anomali (ßMSH e CLIP), come avviene in tumori molto differenziati.

Il trattamento non farmacologico comprende terapia fisica dei muscoli colpiti per prevenire l’atrofia (perdita di massa muscolare, dovuta all’inutilizzo della stessa), eventualmente associata a dieta iperproteica a supporto del mantenimento del muscolo. Essendo una malattia autoimmune la polimiosite richiede un trattamento a lungo termine con anabolizzanti cortisonici o farmaci immunomodulatori, insieme all’eventuale terapia dei fattori scatenanti. Un trattamento risolutivo per le diverse forme di miopatie, in particolare le forme degenerative a esordio precoce, a tutt’oggi non esiste. Tuttavia, con terapie specifiche in molti casi si possono controllare efficacemente i disturbi (sintomi).